Werner Güra
Stagione 2020-2021
Proposte di programma:
1) Franz Schubert
Der Wanderer an den Mond (Seidl)
Vor meiner Wiege (Leitner)
Im Frühling (Schulze)
Alinde (Rochlitz)
Des Fischers Liebesglück
Fischerweise (Baron Schlechta)
H.Wolf : Selezione di Lieder (Mörike)
R. Schumann Dichterliebe op. 48 o Liederkreis op. 39
2) R. Schumann Dichterliebe op. 48
Liederkreis op. 39
3) F.Schubert Die Winterreise, D 911
Werner Güra
Tenore
Christoph Berner
Pianoforte
Werner Güra
Nato a Monaco, Werner Güra ha studiato al Mozarteum di Salisburgo completando la propria formazione vocale con Kurt Widemer. Dopo aver cantato nei Teatri di Francoforte e Basilea, nel 1995 si è unito all’ensemble Semperor di Dresda, dove ha interpretato i ruoli mozartiani di Tamino e Ferrando, nonché quelli di Lindoro nell’Italiana in Algeri, di Don Ramiro in Cenerentola, esibendosi tra l’altro in una produzione scenica dei Liebensliederwalzer di Brahms. Invitato da Daniel Barenboim alla Staatsoper di Berlino, Werner Güra ha cantato in produzioni quali Arianna a Nasso, il Ratto del Serraglio, Così fan tutte, il Barbiere di Siviglia. All’Opera National di Parigi è stato Tamino. Nel maggio 2005 ha partecipato a Dresda alla nuova produzione di Heinrich Schutz Wig liegt die Staadt so wuste. Sempre nel 2005 ha cantato in nuove produzioni del Ritorno di Ulisse in patria a Berlino e del Flauto Magico al Teatro della Monnaie di Bruxelles.
Il prestigio delle orchestre e dei direttori con i quali l’artista si esibisce è testimoniato dalle collaborazioni seguenti: Berliner Philarmonisches Orchestr, Royal Concertgebouw Orchestra, London Philarmonic, Danisch National Radio Symphony, sotto la guida di Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Trevor Pinnock, Peter Schreier, René Jacobs, Ton Koopman, Marek Janowski. Ha cantato nella Creazione di Haydn al Konzerthaus di Vienna per la direzione di Adam Fischer, alla Royal Festival Hall con Kurt Masur e nel ruolo dell’Evangelista nella Passione secondo Giovanni di Bach con Philippe Herreweghe. Fra le sue incisioni si ricordano un Fidelio con Barenboim per la Decca, per l’Harmonia Mundi l’Orfeo di Telemann, Der Rose Pilgerfahrt di Schumann, l’oratorio di Natale e la Passione secondo Matteo di Bach con René Jacobs. Werner Güra è inoltre assai apprezzato come liederista, repertorio nel quale si è esibito alla Wigmor Halle di Londra, al Lincoln Center di New York, alle Schubertiadi di Barcellona e Schwarzenberg. Nel 2000 e nel 2002, due suoi Cd con il pianista Jan Schultsz con lieder di Schumann sono stati premiati con il Diapason D’Or e l’Editor’s Choice di Gramophone. L’ultimo cd inciso è frutto della collaborazione con il pianista Christoph Berner e include brani di Robert e Clara Schumann e Brahms.
Discografia Werner Güra
Bach Passione secondo Matteo BWV 245Collegium Vocale Gent,
direttore Philippe Herrewegte 2 CD HMC 901748,49
Bach Mottetti BWV 225-230- Oratorio di Natale Rias Kammerchor
Akademie für Alte Musik Berlin, direttore René Jacobs 2 CD HMC 901630.
Reinhard Keiser: opera Croesus, Rias Kammerchor Akademie für Alte Musik Berlin
direttore René Jacobs 3CD HMC 901714.16
Mozart: Così fan tutte, Concerto Köln, dir.René Jacobs 3 CD HMX 2961663.65
Wolf Mörike-Lieder, pianista Jan Schultsz CD HMC 901882
Robert e Clara Schumann, Brahms Lieder & Briefe, pianoforte Christoph Berner CD HMC 901842
Schubert : Il canto del Cigno. 6 Goethe-Lieder. Werner Gura (tenore), Christoph Berner (piano). Harmonia Mundi HMC901931
Christoph Berner
Premiato nel 2003 come miglior interprete di Mozart e Schumann al Concorso Geza Anda di Zurigo, Christoph Berner si è rivelato come uno dei più interessanti pianisti della sua generazione. Allievo a Vienna dell’Università della Musica e dell’Arte, si è perfezionato a Fiesole con Maria Tipo, aggiudicandosi nel 1995 e nel 1997 il primo premio alla Bösendorfer Competition e il secondo premio al Concorso Beethoven di Vienna. E’ospite presente nei programmi del Konzerthaus e del Musikverein di Vienna e dei festival austriaci di maggior pregio: Karinthische Sommer e Schubertiade. Si è esibito in Giappone, negli Stati Uniti, dove ha tenuto con grande successo un concerto alla Carnagie Hall, in Marocco e in tutti i pesi europei. Come solista, l’artista si è prodotto con l’orchestra Nazionale di Tolosa, la Bremer Philarmonie, la Dresdner Philarmonie, la Goteborg Symphony orchestra, la Mahler Kammerorchester, per la direzione di Neeme Jarvi, Michel Plasson, Thomas Zehetmair, Johannes Wildner e Denis Russel Davis. Nel corso del 2005 ha effettuato due tournée con la Moscow Tchaikowsky Orchestra diretta da Vladimir Fedossiev e una con la Bergen Philarmonic con Andrew Litton, oltre a concerti con la Trondheim Orchestra, la Stuttgarter Philarmonie e l’orchestra da camera di Colonia.
Breve Rassegna stampa:
Schubert: Die Schöne Müllerin D795-Harmonia Mundi, Recensione di Gramophone 12/2000 Güra sfida con questa incisione, incantevole sotto ogni profilo, le molte già in circolazione. La sua è probabilmente la più bella voce che abbia mai registrato questo lavoro. Egli possiede una tecnica che non è seconda a nessuno, sa cantare un adorabile pianissimo, con un perfetto controllo in ogni registro. Güra supera persino Bostridge, semplicemente perché la sua voce è meglio controllata e il suo tedesco più idiomatico.
Alan Blyth
Schumann: Dichterliebe op.48. Liederkreis Op.39. Harmonia Mundi . Werner Güra tenore
Jan Schultsz pianoforte. Gramophone 1/2003,
Bellissima e ammaliante è l’esecuzione che il tenore Güra ci offre. La sua interpretazione raggiunge il cuore di Eichendorff nonché la risposta immaginativa di Schumann a queste poesie e il pianista Schultsz aggiunge il suo prezioso contributo all’interpretazione del tenore.
Alan Blyth
Wolf: Mörike Lieder, Harmonia Mundi, Werner Güra tenore-Jan Schultsz pianoforte
Gramophone 10/2005
Pochi tenori- Karl Erb, Peter Schreier, e più recentemente ma in modo frammentario, Ian Bostridge- hanno interpretato questi pezzi, ma nessuno supera la comprensione della lingua espressa da Güra, e nessuno ha avuto un partner così consapevole di ogni sfumatura delle parti al pianoforte come lo è Schultsz.Non ci sono abbastanza parole per raccomandare questo disco sia agli ammiratori di Wolf sia a quanti vogliano capire perché egli possa essere considerato tra i più avvincenti compositori del suo genere.
Alan Blyth